da L'Arena 3/1/2008
Si dicono «stupiti» dalle reazioni politiche ai «criteri unilateralmente adottati dal presidente Galan per stabilire chi dovrà assumersi la responsabilità di far funzionare al meglio la macchina regionale della sanità pubblica», i responsabili della Consulta politiche di welfare Cgil Veneto.
In una nota, Cristina Bastianello, Franco Piacentini e Ugo Agiollo, del sindacato veneto, parlano di «spartizione partitica» e denunciano: «Da sempre si è a conoscenza che non sono le valutazioni obiettive a prevalere, quindi ci saremmo aspettati da chi oggi grida allo scandalo, in tempi non sospetti, proposte per rivedere questo inaccettabile sistema discrezionale affidato a un’unica persona, con trasparenti criteri oggettivi di scelta».
La Cgil torna a proporre, per la scelta dei direttori generali una «selezione concorsuale trasparente e sulla base di criteri oggettivi quali professionalità, esperienza, titoli, con impegno e responsabilità dimostrabili». E sottolinea: «Negli ultimi cinque anni il modello sociosanitario veneto, sostanzialmente ha retto bene soprattutto grazie all'impegno del personale infermieristico, degli operatori socio-sanitari, dei tecnici sanitari, del personale della riabilitazione, con il personale tecnico, amministrativo e medico. Il modello veneto ha retto», aggiungono, «per il senso di responsabilità dimostrato dalle forze sociali e sindacali e dalle conferenze dei sindaci, non certamente per merito della politica e di questa Regione che da oltre 11 anni ha bloccato la programmazione sociosanitaria».
giovedì 3 gennaio 2008
Nomina Direttori generali: La Cgil rilancia la sua proposta «Criteri oggettivi basta spartizioni»
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