martedì 8 gennaio 2008

Forgione: «La gestione commissariale è utile alla malavita. Va superata»

l presidente della Commissione Antimafia: «Non si può far lavorare le aziende senza chiedere
il certificato antimafia. La politica lavori per bonificarsi dalle connivenze con la criminalità»
di Angela Mauro

In Campania «va superata la gestione commissariale» del trattamento dei rifiuti. Per Francesco Forgione è il punto di partenza per bonificare il campo dalle infiltrazioni della Camorra. Perchè, puntualizza il presidente della Commissione parlamentare Antimafia, la gestione commissariale, attiva dal '94 su Pianura - il sito protagonista delle proteste di questi giorni - ha dimostrato una sua «utilità per gli affari della Camorra». Lo dimostra anche il fatto che l'azienda cui sono stati affidati i lavori per la riapertura della discarica di Pianura (affidamento diretto, senza gara d'appalto) è priva del certificato antimafia.

L'emergenza rifiuti in Campania mette sempre più in luce il cuore del problema: gli interessi della Camorra nella gestione dei rifiuti in passato e il rischio che la situazione non cambi per il futuro.
Che la Camorra sia stata negli anni uno dei soggetti protagonisti dell'emergenza rifiuti in Campania è un dato acquisito. Lo ha fatto non solo attraverso un suo sistema di imprese addette al trasporto della terra e allo smaltimento dei rifiuti, ma anche attraverso il controllo delle aree destinate alle discariche e gli scambi tra i clan e pezzi del sistema politico che sull'emergenza rifiuti hanno costruito un vero e proprio sistema. Basta pensare al fatto che un libro come quello scritto da Saviano, "Gomorra", nelle librerie ormai da anni, è stato relegato dalla politica a pura letteratura, quando invece è la più grande denuncia del fallimento di un'intera gestione dei rifiuti, quella commissariale e quella politico-amministrativa.

Responsabilità che pesano anche sul centrosinistra?
Pure il centrosinistra ha responsabilità rispetto alle quali deve avviare una riflessione urgente e radicale. E' ancora in tempo per recuperare sulla distanza che separa la gente dalla politica.

Il centrodestra e ora anche Di Pietro chiedono le dimissioni di Bassolino...
Non è compito del presidente della commissione Antimafia rispondere in merito.

Cosa sta facendo l'Antimafia riguardo all'emergenza rifiuti in Campania, dato l'allarme per la presenza della Camorra?
Abbiamo uno scambio continuo con la commissione speciale sul ciclo dei rifiuti, abbiamo chiesto le relazioni che riguardano i rapporti tra la Camorra e il ciclo dei rifiuti, anche quelle dell'audizione svolta dalla commissione con i magistrati della procura distrettuale di Napoli l'estate scorsa. L'allarme è più che reale: negli ultimi dieci anni la maggioranza delle amministrazioni comunali del napoletano è stata sciolta per infiltrazioni della Camorra, la quale riusciva così a mettere le mani non solo sui rifiuti ma anche sulla sanità. Ad ogni modo, bisogna essere onesti e chiamare al senso della responsabilità anche il sistema delle imprese.

Com'è possibile che ancora oggi a Pianura riescano a lavorare aziende senza il certificato antimafia?
Questo denuncia l'utilità che le gestioni commissariali hanno avuto per la Camorra. La loro potenzialità criminogena si manifesta con la possibilità che le gestioni commissariali hanno di affidare lavori senza gara d'appalto per gestire l'emergenza e quando l'importo è di piccola entità. In questi casi, è uso affidarsi alle aziende presenti sul territorio, bypassando i controlli che secondo me sono invece sempre necessari: il certificato antimafia andrebbe sempre chiesto alle aziende in una terra storicamente controllata dalla Camorra. Questo dovrebbe essere il punto cardine nella gestione dei rifiuti in Campania.

Va superata la gestione commissariale? Il ritorno ai poteri ordinari metterebbe al riparo dal rischio di infiltrazioni criminali?
Ora va innanzitutto affrontata la situazione. Anche il governo non può fare lo struzzo e nascondere la testa sotto la sabbia. La gestione commissariale va certamente superata ma con una programmazione che incida nell'immediato e sul lungo periodo. Va imposto un vincolo di trasparenza in tutti gli atti amministrativi, va fatta un'azione di bonifica di tutti i punti di inquinamento da parte della Camorra. E' una questione che riguarda sicuramente la magistratura e le forze dei polizia, ma è anche un tema centrale che la politica deve affrontare in Campania e nel Mezzogiorno. Se la Camorra riesce a fare affari infiltrandosi nel ciclo dei rifiuti o nella sanità il problema non è della magistratura, ma della politica e riguarda in modo trasversale tutti gli schieramenti.

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