da Liberazione 4/10/2007 Il ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha deciso di ripristinare gli esami di riparazione, aboliti nel 1995. Secondo il ministro, sono i numeri ad aver imposto questa scelta: 42 studenti su 100 vengono ammessi con debito alla classe successiva. Il nuovo meccanismo funzionerà così: entro il 31 agosto si dovranno concludere le iniziative di recupero e subito dopo, ma non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno successivo, verranno fatte le verifiche finali sulla base delle quali si conclude lo scrutinio con il giudizio definitivo: promozione o bocciatura. Chissà che questa novità non rabbonisca l'Unione europea che ieri ha stilato un giudizio a dir poco negativo sulla scuola italiana, che rimane al di sotto degli standard medi dell'Ue. Secondo lo studio di Bruxelles, in Italia il tasso di abbandono tra i 18 e i 24 anni è superiore alla media Ue, sebbene sia migliorato rispetto al 2000. In effetti nel 2006 il 20,8% degli studenti italiani tra i 18 e i 24 anni ha lasciato gli studi, a fronte di una media dei Ventisette del 15,3%. E se i laureati aumentano, la media è comunque al di sotto degli standard europei. Ma i problemi del mondo dell'istruzione hanno anche una natura sindacale: Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola hanno deciso di tenere per sabato 27 ottobre una manifestazione nazionale a Roma per «rivendicare la copertura dei rinnovi contrattuali per il biennio 2008 2009; interventi fiscali a sostegno del lavoro dipendente ed interventi correttivi al Decreto legge sulle anticipazione dei benefici contrattuali al 2007». La manifestazione nazionale - è detto in una nota congiunta - «rappresenterà una risposta forte per rivendicare che occorre sostenere e valorizzare il lavoro degli insegnanti, del personale Ata e dei dirigenti scolastici per una scuola pubblica di qualità». |
venerdì 5 ottobre 2007
Scuola Tornano gli esami di riparazione. Ma la Ue boccia il sistema scolastico e i sindacati manifestano
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1 commento:
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