domenica 21 ottobre 2007

EMERGENZA ARIA. Ottobre preoccupante, Venezia ha adottato le targhe alterne

Giorgia Cozzolino da L'Arena 21/10/2007

E l’assessore Sboarina: «Fermeremo le no-kat solo se lo fanno anche le altre città»
Inquinamento, scatta già l’allarme
Legambiente: «Nel 2007 111 giorni oltre i limiti di Pm10, record in Veneto. Colpevole non adottare provvedimenti tampone»


La sezione scaligera di Legambiente lancia un nuovo allarme sui pericoli derivanti dall’alta concentrazione di polveri sottili (Pm10) presenti nell’atmosfera cittadina e chiede provvedimenti d’urgenza. Il presidente Michele Bertucco spiega: «Siamo solo alla metà del mese, ma questo ottobre si è già dimostrato tra i più inquinati da Pm10 degli ultimi tre anni. L’ultimo rilevamento Arpav del 18 ottobre indica che i superamenti del limite di legge di cinquanta microgrammi sono nove, contro i nove dell’ottobre 2006 e i sette del 2005». E aggiunge: «Si profila quindi uno dei mesi di ottobre più inquinati degli ultimi anni e la situazione peggiorerà in inverno». Legambiente auspica quindi che il Comune adotti delle limitazioni del traffico perché, spiega Bertucco, «anche se siamo consapevoli che si tratta di provvedimenti che non risolvono la situazione, facendo diminuire anche solo di pochi microgrammi il Pm10 che respiriamo, il gioco vale la candela e il sacrificio chiesto ai cittadini è ripagato da una maggiore salute per tutti». Ma avverte: «È chiaro che la soluzione definitiva non può essere questa, ma sta in una nuova politica della mobilità che metta le briglie al traffico privato e aumenti le piste ciclabili. Ma nel frattempo non adottare provvedimenti tampone sarebbe colpevole». Intanto Verona si aggiudica la maglia nera della regione in quanto al numero di giornate dall’inizio dell’anno in cui il limite massimo di polveri sottili presenti nell’aria è stato superato: sono 111 dal primo gennaio 2007 e a ruota viene Venezia con 109 giornate. Ma mentre il capoluogo regionale è già partito con le targhe alterne (giovedì scorso, e d’ora in poi ogni giovedì) per porre un freno all’emergenza, il Comune di Verona non cambia la propria posizione ritenendo inutile questo provvedimento e ogni altro intervento. L’assessore all’Ambiente Federico Sboarina spiega: «La nostra linea non è mutata, fare le targhe alterne non serve ad abbassare il livello di Pm10 nell’aria. E infatti, a parte Venezia, anche tutte le altre città del Veneto non adotteranno queste limitazioni, semplicemente perché non servono». E chiarisce: «Ritengo che l’inquinamento atmosferico non si combatta con soli provvedimenti locali, ma con interventi coordinati che coinvolgano tutto il territorio regionale. Sono pronte bozze di delibera che nei prossimi giorni saranno votate in tutti i capoluoghi della regione e noi a quei provvedimenti ci adegueremo, inutile fare il bollino Verona». Secondo Sboarina, le delibere che i Comuni adotteranno prevedono il blocco delle auto non catalizzate, Euro 0 ed Euro 1. Per ora, però, non sono previste azioni mirate per contrastare l’emergenza, nemmeno a Verona: «È un’emergenza che non nasce adesso», replica Sboarina, «infatti dei 111 giorni di superamento del limite di Pm10 quasi tutti cadono all’interno dello scorso inverno. Non è un problema che si può risolvere da un giorno all’altro, attueremo una serie di iniziative che daranno risultati nel medio e lungo periodo». Ma quali sono queste iniziative? Sboarina spiega che bloccare il traffico al Comune non costa nulla, ma al contrario si sta lavorando per reperire, attraverso una variazione di bilancio di ben 500 mila euro, finanziamenti per combattere l’inquinamento con piantumazione di nuovi alberi, lavaggio delle strade, risparmio energetico e servizio pubblico di biciclette. A queste si aggiungono campagne di sensibilizzazione nelle scuole, incentivi all’utilizzo del bus, all’acquisto di bici elettriche e per la conversione a metano o gpl delle auto. È previsto anche un pacchetto «sperimentazioni» con l’utilizzo di asfalto e tinture per esterni trattate con additivi che riducono gli inquinanti. Inoltre Sboarina dice che il Comune ha realizzato una mappatura, «mai fatta finora, delle strutture e aziende che pur essendo localizzate in aree metanizzate, usano gasolio». E chiude: «Questo ci consentirà di incidere sui non virtuosi con azioni molto più utili di interventi a spot, in voga negli anni passati, che ci hanno lasciato una pesante eredità».

Nessun commento: