domenica 16 settembre 2007

«Il traforo è solo un bel favore agli industriali»

IL COMITATO CONTRO LA GALLERIA. Sperotto: «Spiace che i politici non sentano noi cittadini»

da L'Arena 16/09/2007

Se da un lato Regione, Provincia e Comuni della Lessinia e Palazzo Barbieri insistono nel dire che il traforo delle Torricelle è indispensabile, dall’altro il comitato contro il tunnel non cede e taccia di «antidemocratici» industriali e politici che hanno organizzato l’incontro di Grezzana.
«Non sono sorpreso che chi vuole privilegiare i propri interessi economici - la serata era organizzata dagli industriali della Valpantena - non voglia ascoltarci, ma sono stupito che il "veto" al dibattito sia arrivato anche dal mondo politico presente che dovrebbe in realtà ascoltare i cittadini e invitarli a partecipare a scelte così importanti che andranno a ipotecare in maniera irreversibile il futuro di una città patrimonio dell’umanità», dice Alberto Sperotto, portavoce del comitato contro il traforo. «Rimango basito invece di fronte al fatto che la nostra realtà politica continui a prestare attenzione a chi sostiene che il traffico pesante commerciale debba passare tra quartieri densamente popolati: a un solo chilometro dall’ospedale di Borgo Trento e a due da piazza Bra. È evidente che non si vuole dare ascolto a quei 14.000 cittadini che hanno sottoscritto e presentato al sindaco di Verona una petizione contro quella che riteniamo un’opera insensata. Si vogliono ascoltare gli industriali ma non i pareri degli urbanisti secono i quali il traforo non toglierà una sola auto dal traffico urbano di regaste Redentore e via Mameli. E soprattutto non si vuole fare chiarezza: sarà lungo, corto, lunghissimo, a due canne, a una canna e due corsie larghe, in trincea, prevede uno o due ponti sull’Adige? Sbucherà a nord di Avesa e Quinzano o a sudest della frazione o in galleria artificiale per "salvare" San Rocco? E chi penserà a come tutelare le decine di migliaia di persone dei quartieri attraversati?»
Sperotto poi sottolinea anche il problema della tangenziale sud che diventerà un’autostrada a due corsie. «Non si dice ai cittadini che la tangenziale sud diventerà un raddoppio autostradale. Chi crede di risolvere tutti i problemi di viabilità con la creazione dell’anello circonvallatorio si troverà deluso anche dal traforo: l’anello rimarrà aperto a sud. Il buco sarà un grande affare per chi parteciperà al project financing: incasserà i ricavi del pedaggio delle tangenziali di Verona e provincia pari a 1,25 euro e il "dazio ombra" dei caselli autostradali che si affacciano sul nostro territorio, un altro euro e 25».A.Z.

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