sabato 15 marzo 2008

Vicenza. Disastro oleodotto, partono interrogazioni parlamentari Verdi

Dopo il disastro ambientale, scaturito dopo l’apetura della falla nell’oleodotto che trasporta il cherosene alla base militare di Aviano (Pordenone), sono partite varie interrogazioni dei Verdi veneti in Parlamento, in Regione e in Provincia a Padova. “A complicare la vicenda–osservano i Verdi–c’e’ il ritardo con cui sono partiti i lavori di tamponamento e di messa in sicurezza, la mancanza di un protocollo per questi tipi di eventi, la confusione determinatasi: insomma la mancanza di piani di sicurezza per strutture come queste”.

“L’incidente–si legge ancora nelle interrogazioni dei Verdi–e’ avvenuto in una zona di ricarica della falda acquifera vicentina che fornisce di acqua potabile oltre alla provincia di Vicenza anche quella di Padova: uno dei bacini idrici sotterranei piu’ grandi d’Europa. Quale grado di penetrazione avra’ avuto lo sversamento di kerosene nel sottosuolo e, quindi, quale impatto inquinante puo’ essersi determinato? Ad oggi non si conosce ancora l’entita’ dell’incidente ma chiediamo da subito che non si proceda come per l’incendio alla De Longhi di Treviso, tentando di minimizzare la gravita’ di quanto avvenuto. Informazioni chiare e veritiere alla popolazione e interventi immediati di messa in sicurezza e salvaguardia dei fiumi e della risorsa idrica”.

“Non dicevano che le installazioni militari sono sicure e non danneggiano il territorio–incalza il presidio No Dal Molin–piu’ di qualcuno deve delle spiegazioni ai cittadini; a partire dal commissario Costa, che ha lasciato Vicenza per le sue vacanze elettorali ribadendo che le installazioni militari Usa non hanno alcun impatto sul territorio. E ora, cosa ha da dire il primo sponsor della nuova base Usa al Dal Molin? E tutti coloro che hanno sempre sbeffeggiato le paure e le preoccupazioni dei vicentini? Nessuno venga piu’ a portarci rassicurazioni: le installazioni militari sono pericolose per l’ambiente e la salute pubblica”.

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