sabato 15 marzo 2008

Torture a Bolzaneto: chiesti dal pm 76 anni per 44 imputati

«Bolzaneto - torturato N° 38 straniero. Insultato con "abile arruolato" "pronti per la gabbia" "benzinaio". Offeso mentre era nudo rivolgendogli domande sulla sua vita sentimentale e sessuale, veniva costretto a spogliarsi nudo e a sollevare il pene mostrandolo agli agenti seduti alla scrivania costretto con la minaccia di percosse con la cintura presa ad altro detenuto...Proveniente dalla scuola Diaz».

Abbiamo preso un torturato a caso, nel lungo, interminabile elenco dei giovani che nel luglio del 2001, a Bolzaneto furono percossi, offesi, umiliati, da un nugolo di esaltati con la divisa addosso (poliziotti e medici). Furono iinterrogati, quei giovani, con "trattamenti inumani e degradanti" secondo la definizione della Corte Europea sui diritti dell'Uomo. Uno degli episodi più bassi della nostra democrazia sta per giungere ad una fine. Se le richieste del pubblico ministero saranno accettate e se veramente i 44 imputati saranno puniti almeno un briciolo di giustizia sarà stato fatto e la verità ristabilita. La condanna è quantomeno pubblica e riconosciuta. Non ci interessa la galera in quanto tale: neanche la reclusione riuscirebbe ad insegnare niente ai vari Gugliotta, Perugini, Poggi, Toccafondi. Niente che abbia a che fare con la dignità e con la cultura. Chissà se l'allora ministro Castelli, che si trovava a Bolzaneto in quelle ore, ha qualcosa da dire, oggi.

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