Un messaggio d'amore, d'amore "protetto" s'intende; e un messaggio di libertà. Ci hanno pensato i giovani de la Sinistra arcobaleno a lanciarlo, e lo hanno fatto direttamente dalla Camera dei deputati che per l'occasione è stata pacificamente e amorevolmente invasa da preservativi e cartine per rollare spinelli e affini.
Una provocazione, una bella provocazione che in questa campagna elettorale dai temi spesso asfittici - voto utile, fisco amico per gli imprenditori e via dicendo - ha avuto il grande merito di riportare al centro del dibattito pubblico la vita vissuta dei giovani del belPaese. Oltre che portare una boccata d'ossigeno tra le austere sale di Montecitorio.
E si perchè il fatto che in Italia si faccia l'amore anche fuori del matrimonio - e non solo per procreare e riprodurre la specie - è un dato di fatto incontestabile che neanche la furia divina d'Oltretevere può negare. E il fatto che ci siano 3 milioni di ragazzi italiani che fumano hashish rischiando ogni volta la galera non è un elemento che si può sottovalutare. Eppure, quasi nessuno dei cosiddetti competitors parla di revisione della legge Fini -Giovanardi.
In attesa che qualcuno oltre la Sinistra dica qualcosa al riguardo, la Camera dei deputati, come si diceva, si è ritrovata invasa di cartine e condom. A distribuire il materiale c'era Vladimir Luxuria, Ciro Argentino, Francesco Caruso. Poi Arturo Scotto, Marika Visconti e Tommaso Pellegrino.
Non solo "sex & drugs" però. Anzi, come ha tenuto a precisare la stessa Luxuria: «E' la precarietà il vero contraccettivo alla famiglia perchè impedisce ai giovani di avere un'idea sul proprio futuro; per questo proponiamo di passare al contratto a tempo determinato a quello a tempo indeterminato entro i 36 mesi, promettiamo per i giovani che non riescono a trovare un lavoro un salario minimo sociale di 8.500 euro lordi l'anno, sgravi fiscali per l'affitto e un fondo per il mutuo».
Immediate le reazioni dell'ala più "tradizionalista" della Camera. «Da sinistra l'ennesimo gesto che vilipende le istituzioni. mi sento offeso due volte: come italiano e come cattolico», protesta il centrista Mario Baccini, segretario nazionale della Rosa per l'Italia e candidato sindaco a Roma.
Il capogruppo Udc alla Camera, Luca Volontè si dice addirittura indignato. «Per cinque anni la Camera è a ostaggio di personaggi che non potrebbero fare nemmeno le comparse al circo Togni: le loro continue offese al pudore, al prestigio di Montecitorio, ai valori italiani e cristiani certificano un'ignoranza che li rende incompatibili con nuovi mandati istituzionali», ha sbottato forse dimenticando il suo famigerato collega di partito che non più di qualche mese fa è stato beccato a un festino a base di coca, altro che hashish, e non solo.
Tra i più indignati anche Isabella Bertolini, di Forza Italia: «Scegliere la Camera dei deputati per sponsorizzare canne e preservativi è l'ennesima inaccettabile provocazione del duo Caruso e Luxuria. Considero gravi ed irresponsabili questi comportamenti. Caruso e Luxuria offendono le istituzioni e sono indegni di rappresentare il popolo italiano». Poi il consiglio: «La gente perbene non vuole la droga libera per i proprio figli. Per questo gli italiani voteranno il Pdl, per voltare finalmente pagina».
giovedì 20 marzo 2008
"Sex & drugs" a Montecitorio
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