di Francesco Mancuso
Ecco le nuove norme che la tragedia di Molfetta ha riportato in modo rapido quanto drammatico d’attualità. E che il governo ha varato per la sicurezza dei lavoratori nonostante la contrarietà di Confindustria e delle altre associazioni di categoria
E’ stato approvato ieri il Dl del governo che tutela contro gli incidenti tutte le lavoratrici e i lavoratori, compresi quelli a tempo determinato "flessibili", a domicilio e a distanza come nel caso del tele-lavoro. Il decreto delegato varato, grazie alla pressione della Sinistra, dal Consiglio dei ministri, combatterà le morti bianche. Le aziende che non rispetteranno le regole sulla sicurezza saranno tagliate fuori dalla possibilità di lavorare per le opere pubbliche e le imprese che hanno oltre il 20% di lavoratori in nero verranno sanzionate. Analizziamo nello specifico il provvedimento.
Nella versione finale il decreto prevede un regime sanzionatorio pesante, ma più morbido rispetto a quello originale, che prevedeva l'arresto da sei mesi a due anni per il datore di lavoro che non avesse effettuato le adeguate verifiche dei rischi in casi specifici. Il decreto approvato prevede la possibilità, in alcune circostanze, di tramutare l'arresto - stabilito nei casi di gravi inadempienze in aziende considerate fortemente a rischio fino ad un massimo di un anno e mezzo - con il pagamento di un'ammenda non inferiore a 8000 euro e non superiore a 24.000 euro, se il datore di lavoro si mette in regola con gli adempimenti previsti. Possibilità che non esiste nel caso in cui il datore di lavoro fosse recidivo.
In caso di colpa in un incidente grave dove si sono riscontrati feriti o morti, oltre alle sanzioni amministrative fino a 1.500.000 euro, scatta la sospensione dell'attività e interdizione alla collaborazione con le P.A. e alla partecipazioni ai pubblici appalti e gare d'asta. Oltre alle imputazioni penali. Verrà inserito il libretto sanitario personale che seguirà l'intera vita lavorativa del dipendente, anche quando cambierà lavoro. Sarà così possibile avere a disposizione una informazione epidemiologica per milioni da lavoratrici e lavoratori sottoposti a visite mediche professionali. Viene confermato l'obbligo per le aziende di tenere un registro dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni.
In tutte le aziende si debbono tenere le elezioni indipendentemente dal numero dei dipendenti e viene istituito il rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza territoriale. Nasce anche il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza di Sito, ovvero i porti, i cantieri grandi opere o i siti industriali, che superino la presenza di 500 lavoratori con più aziende.
Infine molto importante sarà l’utilizzazione dei fondi raccolti dalle sanzioni per gli inadempienti, che verranno utilizzati per finanziare la prevenzione.
lunedì 10 marzo 2008
Decreto sulla sicurezza, quella vera.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento