giovedì 17 gennaio 2008

IL SINDACATO INQUILINI. Il Sunia: «Politica comunale miope». L’assessore Paloschi: «Falso, stiamo andando avanti» «Le assegnazioni? Bloccate»

da L'Arena 17/01/2008

«Le case vuote sono un crimine. La casa è un diritto». E’ scritto sullo striscione appeso al balcone della famiglia nigeriano in via Caccia dai rappresentanti de La Chimica. E il loro pensare non è diverso da quello del presidente del Sunia Adriano Francescon che, pur prendendo le distanze dal centro sociale, sostiene che quanto avviene è frutto di «una politica miope e che non tiene conto dei diritti umani».
«Da tempo l’Agec non consegna appartamenti, nemmeno quelli che rientrano nell’emergenza abitativa», afferma Francescon, «mettere gli alloggi in vendita è un assurdo tanto più se pensiamo che la gente non ce la fa ad arrivare alla terza settimana del mese. Si stanno adottando misure degli anni Trenta, come il bonus spesa. Ma che se ne fa uno del buono per mangiare quando non riesce a pagare un tetto? Lo scorso anno in graduatoria c’erano 2.300 persone. Solo 600 sono entrati in lista nel 2006 con il bando regionale e 400 famiglie hanno fatto richiesta di un alloggio con il sistema concordato con i sindacati inquilini e l’Agec che prevede un canone di 150 euro mensili».
«Questo perché chi chiedeva una casa, nella maggioranza dei casi aveva un reddito talmente basso che gli si sarebbe dovuta dare gratuitamente. Ma gli alloggi non ci sono o meglio non li danno. In soli due anni 50 sono stati rimessi a nuovo. Il piano vendita dei 700 non è stato attuato. Quindi l’azienda non monetizza».
Verona, sostiene ancora Francescon, è tra le città italiane con il più alto numero di sfratti per morosità. «Siamo gli unici nel Paese a non avere trovato un accordo con i proprietari degli immobili. Si era parlato di agevolazioni fiscali, di una quota messa a disposizione dal Comune. Ma nella realtà non si è fatto nulla», dice, «a Torino sono stati recuperati i “contenitori abitativi vuoti” e da noi invece gli ex magazzini generali sono ancora lì».
Di parere opposto Pier Luigi Paloschi, assessore alle politiche della casa. «Le assegnazioni stanno andando avanti. C’è una commissione di controllo che sta valutando il da farsi», assicura. I dati forniti da Agec lo dimostrano: nel 2006 sono stati assegnati 127 alloggi, 126 nel 2007. Da pochi giorni sono stati approvati 26 alloggi sfitti e i contratti verranno stipulati nell’arco del prossimo mese. In base alla legge regionale sono stati assegnati altre 20 unità abitative».
«Al momento nove alloggi sono in fase di ristrutturazione. Per evitare che intere famiglie finiscano sulla strada l’assessore alle politiche sociali Stefano Bertacco chiede al Tribunale di avvisare gli uffici preposti. «Sappiamo che non sono obbligati. Mi auguro di poter stipulare con il tribunale un protocollo di intesa come già fatto con Ater e Agec». A.Z.

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