da L'Arena 31/01/2008 Enrico Giardini Semaforo rosso per il tracciato del traforo delle Torricelle. S’incaglia nei dubbi di Alleanza nazionale (richiesta di dettagli sulla fattibilità, sull’impatto ambientale e sul rapporto costi-benefici) la discussione sul percorso del Passante stradale da Poiano al casello di Verona nord, con tunnel coperto, esaminato ieri dalla giunta comunale e presentato dall’assessore alle infrastrutture Enrico Corsi, che avrebbe dovuto avere l’okay e invece dovrà attendere un mese e mezzo. «Si è concordato che gli uffici dell’assessorato alle infrastrutture inizino a stendere il progetto preliminare, che dovrebbe essere completato entro 30-40 giorni», ha spiegato il sindaco Flavio Tosi dopo la riunione di giunta. «Gli uffici, nel frattempo», ha aggiunto, «potranno raccogliere le eventuali osservazioni o suggerimenti degli assessori in relazione ai diversi aspetti tecnici del tracciato, ancora in fase di definizione. L’assessore Corsi fornirà tutto il materiale di supporto per valutare il tracciato». Dunque, altro slittamento. «Il Passante con traforo è l’opera destinata a cambiare la viabilità di Verona per i prossimi decenni», spiega Tosi, «e deve essere quindi un progetto condiviso». Di certo c’è che la strada (totale 11 chilometri) partirà a Ca’ Rossa di Poiano, con una galleria sotto le Torricelle di 2,3 chilometri che sbucherà a San Rocco, sotto Quinzano. Avrà poi un percorso in trincea e si collegherà con la strada di gronda e, dopo un nuovo ponte sull’Adige all’altezza di Parona, terminerà a Verona nord. Tosi: «Per altri aspetti tecnici del tracciato, in particolare sulla strada di gronda con i relativi svincoli, le modalità attuative sono in via di definizione e sarà proprio la progettazione preliminare a farlo». È l’innesto della futura strada di gronda (da Parona) sulla bretella verso Verona nord a suscitare dubbi: dovrà essere a San Massimo o vicino al casello? Resta aperto il capitolo sui flussi di traffico. An, con capofila il capogruppo in Consiglio comunale Ciro Maschio, vuole dati per sapere se l’opera serve o no. Tosi fa sapere che «i dati ci sono e verranno integrati» e che stiamo lavorando a un piano della mobilità «che auspichiamo sia approvato prima di dare via all’opera e comunque sarà relativo al traffico interno alla città, non alla grande viabilità e allo scorrimento attorno. Quindi non c’entrerà nulla con il traforo». Parole che assegnano, così, una valenza extraurbana e autostradale al Passante con galleria, che andrebbe infatti dallo sbocco della tangenziale est (collegata a Verona est) al casello di Verona nord. «Siamo soddisfatti perché la giunta si è presa del tempo per valutare bene il progetto», dice Maschio, con l’assessore Vittorio Di Dio, di An, «e l’impatto ambientale». Tosi conferma l’ipotesi di spesa di circa 300 milioni di euro, di cui 53 già a disposizione nel piano finanziario dell’Autostrada Serenissima. «Abbiamo chiesto anche all’Autobrennero di partecipare in maniera significativa», ha concluso, «mentre il resto dei finanziamenti verrà con il project financing da capitali privati».
giovedì 31 gennaio 2008
Altro rinvio, il traforo «rallenta»
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