La Finanziaria incassa l'ok della Commissione bilancio del Senato. Da lunedì l'esame dell'aula.Tra gli emendamenti approvati ieri, quello di Rifondazione sull'assunzione dei docenti precari di Roberto Farneti
Con la conferma dell'abolizione del ticket di 10 euro su diagnostica e visite specialistiche e l'approvazione di un emendamento, presentato da Rifondazione, che cancella uno dei punti più contestati della legge Moratti - vale a dire la possibilità per le scuole di assunzione diretta dei docenti - si è concluso, nella tarda serata di ieri, l'iter della Finanziaria in Commissione Bilancio del Senato.
Da lunedì la manovra per il 2008 passerà all'esame dell'aula, con tutte le incognite del caso, visti i numeri risicati di cui dispone la maggioranza a Palazzo Madama. Numeri messi ancora più a rischio dalle bizze dell'ex presidente del Consiglio Lamberto Dini, a cui non è andato giù il via libera dato dalla Commissione al piano per la stabilizzazione dei precari del pubblico impiego entro il 2010. Costo: appena 60 milioni di euro in tre anni.Comunque "troppi", a parere dei "diniani", che hanno quindi annunciato il loro voto contrario in aula, assumendosi la responsabilità di determinare tensioni ulteriori che potrebbero mettere a rischio la tenuta del Governo stesso. Se a ciò si aggiunge l'atteggiamento perennemente ostruzionistico dell'opposizione, non è difficile ipotizzare che a fine anno si possa ripetere il film già visto con la precedente Finanziaria, con l'esecutivo che - per evitare guai - chiede la fiducia su un maxiemendamento che racchiude buona parte della manovra. Anna Finocchiaro, capogruppo dell'Ulivo al Senato, non ci vedrebbe nulla di male: «Fate una statistica - argomenta Finocchiaro - per vedere quante Finanziarie, negli ultimi dieci anni sono passate senza il ricorso al voto di fiducia».
Va tuttavia sottolineato che, nonostante qualche scricchiolio, la maggioranza ha dimostrato fin qui di poter respingere gli agguati della Destra, essendo riuscita a difendere e persino a migliorare il testo uscito dal Consiglio dei Ministri. «Merito della Sinistra - commenta Raffaele Tecce, capogruppo del Prc in Commissione bilancio - che, per la prima volta, ha presentato emendamenti unitari su temi fondamentali: lotta al precariato, Mezzogiorno, costi della politica, scuola e sanità». Tutto ciò «è stato possibile - prosegue Tecce - anche grazie alla manifestazione del 20 ottobre, che ci ha dato la forza per superare quella strettoia costituita dai ricatti di un pezzo della maggioranza, che non voleva aumentare la spesa sociale, e la scarsità delle risorse disponibili». Tra i frutti dell'azione congiunta di Prc, Verdi, Sd e Pdci c'è l'istituzione di un fondo di venti milioni per gli esposti all'amianto e un altro fondo di dieci milioni per i lavoratori contaminati dall'uranio impoverito.
Esultano i precari della scuola. Grazie a un emendamento a prima firma della senatrice Giovanna Capelli (Prc-Se) è stata confermata l'efficacia delle graduatorie dei docenti precari già previste dalla legge Finanziaria dello scorso anno per il proseguimento del piano triennale di assunzioni che riguarda 150mila insegnanti. Non solo: è stato finalmente abrogato l'articolo 5 della legge Moratti, relativo alla formazione e al reclutamento degli insegnanti. Un risultato che «soddisfa le richieste dei movimenti che hanno contrastato la riforma Moratti sulla scuola».
Torna il bonus per favorire l'assunzione di nuovi lavoratori nel Mezzogiorno, sotto forma di un credito d'imposta automatico pari a 333 euro al mese per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato che aumenta il numero dei lavoratori già impiegati. Il bonus sale a 416 euro nel caso di lavoratrici. Il costo della misura è indicato in 200 milioni l'anno fino al 2010.
La maggioranza è riuscita a sciogliere il nodo della copertura per l'abolizione dei ticket per la diagnostica e la specialistica, dopo i rilievi della Ragioneria Generale dello Stato. Al posto delle risorse provenienti dal taglio delle spese degli organi Costituzionali e dai cosiddetti «consumi intermedi», verranno utilizzati i fondi della tabella A del governo che contiene i fondi speciali di parte corrente dei ministeri. Scuote la testa l'opposizione, secondo cui in realtà la copertura non è stata trovata.
Altra novità è l'obbligo per i medici di indicare nella prescrizione di farmaci di fascia C (quelli il cui costo è a carico del cittadino) non più il nome commerciale ma il solo principio attivo. Contemporaneamente il farmacista dovrà fornire al cliente ogni informazione necessaria sui costi e per l'efficacia del farmaco prescritto.
Semaforo verde anche per l'emendamento che introduce il tetto agli stipendi dei manager pubblici, che non potranno superare quello del primo presidente della Corte di Cassazione. Prevista una deroga per 25 manager pubblici
Nessun commento:
Posta un commento