domenica 4 novembre 2007

Intervento in Aula di Fosco Giannini, senatore Prc-Se, sulla Rivoluzione d’Ottobre.

L’intervento è avvenuto tra la contestazione, tentativi di interruzione e le urla continue dell’intero centro-destra

Signor Presidente, ieri sera, sul Tg2 – “Seconda parte”, ore 20.30, è andato in onda un servizio sulla Rivoluzione d’Ottobre.

Affermo in modo determinato, forte e chiaro che questo servizio è stato una vergogna!


E’ stato esplicitamente detto – Signor Presidente – che la Rivoluzione d’Ottobre è stata solamente un sanguinoso colpo di stato, che ha messo fine alla vera rivoluzione, quella menscevica; che ha prodotto solo nuovo zarismo; che ha gettato la Russia nel sangue e nella violenza; che ha esportato con la forza l’orrore nel mondo; che la Rivoluzione d’Ottobre ha favorito il sorgere del fascismo in Italia; che lo stesso nazismo sarebbe nato per combattere il mostro del comunismo; che la storia avrebbe dimostrato che comunismo e nazismo sono la stessa cosa; che – infine – il comunismo avrebbe “manipolato” i contadini e gli operai italiani.

E per dare forza a tale affermazione, il servizio si è chiuso con le immagini di manifestazioni operaie italiane degli anni ‘50 –‘60 con le bandiere rosse.

Io mi sono alzato in piedi, Signor Presidente, come si alzavano i contadini di Di Vittorio di fronte ai padroni delle terre; mi sono alzato in piedi senza togliermi il cappello per dire a tutti che questo servizio televisivo è contro la democrazia, contro la storia e contro la civiltà.

La Rivoluzione d’Ottobre è stata tra i più grandi eventi della storia dell’umanità. Essa – superando il capitalismo – ha dimostrato, una volta per tutte, a tutti i popoli oppressi, all’intero proletariato mondiale, che i rapporti di produzione capitalistici non sono naturali e dunque eterni ed immutabili.

Ha dimostrato che lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e sulla donna non è un destino ineluttabile; che i padroni – come l’aristocrazia francese – non sono figli di Dio!

La Rivoluzione d’Ottobre, Signor Presidente, non favorì il fascismo, ma sconfisse il nazifascismo e spinse masse sterminate – sul piano planetario – a liberarsi dal colonialismo, dallo sfruttamento e dalle dittature fasciste!

E le grandi lotte operaie e contadine di questo Paese furono possibili anche grazie all’ideale acceso dalla Rivoluzione d’Ottobre!

Il comunismo – si è detto – sarebbe uguale al nazifascismo. Si vergognino!

Lo si vede ancora oggi – e sempre si vedrà – la differenza: ancora oggi i fascisti e le destre sono i rappresentanti e i servi fedeli del potere economico e dei signori della guerra; e, come i nazisti di un tempo, hanno in odio i diversi, i Rom, gli immigrati e i comunisti!

Noi, i comunisti e la sinistra, come sempre, per nostra natura ideale, siamo dalla parte della pace e dei lavoratori.

Mi lasci rispondere a tanta vergogna, Signor Presidente, mi lasci parlare con il cuore: viva la Rivoluzione d’Ottobre! viva Antonio Gramsci! viva Giuseppe Di Vittorio! viva i morti di Reggio Emilia! viva il socialismo!

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