giovedì 4 ottobre 2007

Tavola della Pace: Caro Prodi: le prime spese da tagliare sono quelle militari

In vista del varo della legge finanziaria, alla vigilia della Marcia Perugia-Assisi, la Tavola della pace lancia un appello al governo

“Caro Prodi: le prime spese da tagliare sono quelle militari”

Quelle risorse servono innanzitutto per la lotta alla povertà e alla mafia, per la salute, per la scuola e la cultura. E per mettere a posto i conti dello stato.


Perugia, 24 settembre - In vista del varo della legge finanziaria, Flavio Lotti e Grazia Bellini, coordinatori della Tavola della pace, rilanciano un appello al governo perché vengano investite maggiori risorse nella lotta alla povertà e alla mafia, per la salute, per la scuola e la cultura della pace.

“I soldi ci sono, ma stanno tutti in quel pozzo senza fondo che è il bilancio del Ministero della Difesa”, hanno dichiarato Flavio Lotti e Grazia Bellini. Non ci possiamo permettere di continuare a sprecare tanti miliardi di euro mentre c’è tanta gente che vive nella povertà e nell’insicurezza, mentre si negano i soldi per la lotta alla mafia, per assicurare il diritto alla salute, per costruire una scuola al passo con i tempi e per diffondere la cultura della pace. O per mettere a posto i conti dello stato.

L’Italia deve rispettare gli impegni internazionali per la lotta alla povertà e deve aumentare le risorse per la cooperazione allo sviluppo, definendo un chiaro calendario di impegni finanziari per raggiungere l’obiettivo dello 0,51% APS/PIL entro il 2010 e lo 0,7% entro il 2015. E deve versare subito i fondi promessi per la lotta all´Aids, alla malaria e alla tubercolosi.

Non possiamo continuare a lasciar morire di stenti la gente. Tagliare le spese è giusto soprattutto se sono quelle militari che ci vedono al settimo posto della graduatoria mondiale. Spendere meglio si può mettendo le persone al centro, la loro dignità, i loro diritti fondamentali e la loro sicurezza.

Il prossimo 7 ottobre, alla Marcia per la pace Perugia-Assisi ci auguriamo di poter applaudire il primo governo italiano che taglia le spese militari e investe sulla costruzione della pace, dentro e fuori il nostro paese.”

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