martedì 1 aprile 2008

L’unico voto utile per una scuola “di parte”

Per rimarcare la funzione sociale della scuola statale, perché la scuola non è un’azienda e pertanto deve promuovere la solidarietà e l’integrazione, soprattutto dei più deboli e svantaggiati.

  • Per promuovere la cultura della ricerca, della sperimentazione e dell’innovazione e non del sapere nozionistico.

  • Per dare un valore alla professionalità dei docenti come educatori e intellettuali, attraverso il lavoro d’equipe e non la competizione tra insegnanti.

  • Perchè tutti abbiano diritto, a prescindere dalla provenienza sociale o geografica, alla crescita culturale e civile.

  • Per valorizzare il ruolo e le diverse capacità degli studenti.

  • Per innalzare, in modo qualitativo, l’obbligo scolastico a 18 anni.

  • Per diminuire le spese scolastiche a carico delle famiglie anche attraverso la gratuità dei testi scolastici in tutte le scuole dell’obbligo.

  • Per aumentare le risorse nella scuola statale , attraverso l'eliminazione dei finanziamenti alle scuole private e la riduzione delle spese militari.

  • Per abolire ogni forma di precariato, per tutelare i diritti dei lavoratori garantendo così una scuola statale di qualità.

  • Per una scuola laica, democratica e pluralista.

  • Per un sistema universitario in cui la formazione e una libera ricerca diventino il motore propulsivo per un cambiamento profondo e qualitativo del nostra economia e della nostra società

  • IL SAPERE NON E' UNA MERCE MA UN BENE COMUNE


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